È un’infiammazione della fascia plantare ed è molto comune tra gli sportivi ma colpisce anche persone che fanno un lavoro sedentario.
La fascia plantare copre i muscoli sotto il piede e la sua infiammazione può avere diversi fattori scatenanti, tra cui: obesità,spina calcaneare, piede valgo e il sovrallenamento.
Il denominatore comune dei pazienti affetti da fascite plantare è l’iperpronazione, cioè lo spostamento del peso corporeo sulla parte interna del piede, in uno o entrambi gli arti.
Questo adattamento viene assunto in maniera automatica dal nostro corpo per cercare di ridurre la superficie di appoggio del piede e di conseguenza il dolore.
Purtroppo questo atteggiamento può provocare altre fastidiose problematiche come: tendinite di Achille, sperone calcaneare, dolore al metatarso, compressione del nervo tibiale etc…
L’iperpronazione del piede può provocare, inoltre, lo spostamento posteriore del calcagno e inferiore dell’osso navicolare che crea un notevole stress sulla fascia plantare del piede provocando infiammazione e dolore.

Un altro fattore importante da tenere in considerazione è la scarsa elasticità del gastrocnemio (polpaccio) e dei muscolo tibiale anteriore che provocano un accorciamento e sovraccarico dei muscoli flessori plantari del piede.
Il trattamento osteopatico può risultare molto efficace in fase acuta per correggere le disfunzioni strutturali e fasciali che causano l’infiammazione, mentre in fase cronica aiuta notevolmente nella riduzione del dolore.
A seguito dei trattamenti osteopatici è importante eseguire uno stretching adeguato del gastrocnemio e del tibiale anteriore per ridurre lo stress tensionale a livello della fascia plantare.
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Bibliografia:
J Am Osteopath Assoc. 2014 Dec;114(12):900-6. doi: 10.7556/jaoa.2014.177.
Diagnosis and management of plantar fasciitis.
Thompson JV1, Saini SS1, Reb CW1, Daniel JN2.